mercoledì 6 maggio 2015

Grazie al Panificio Andy 'I Percorsi della Fede' sono partiti dalla Festa di San Marcello a Umin di Feltre




Comunicare per Esistere 2015,lo speciale progetto della rete dei borghi europei del gusto per Expo 2015, ha valorizzato I Percorsi della Fede, con un intervento della trasmissione multimediale L'Italia del gusto a Umin di Feltre, alla Festa di San Marcello, organizzata dal gruppo ANA di Villabruna.
" Sono ormai cinque anni che interveniamo in questo straordinario contesto, per far conoscere la Chiesa e l'impegno del Gruppo - osserva Renzo Lupatin, presidente della rete internazionale-.”

Ci voleva infatti il buon gusto di Mauro ed Andy, numi tutelari del Panificio Andy di Pez di Cesiomaggiore, per far scoprire ai giornalisti del Cenacolo delle Alte Terre, la Festa di San Marcello a Umin di Feltre, al fine di inserire il borgo nella rete dei borghi europei del gusto.
Ma la festa è stata anche un momento di rivisitazione dei piatti della tradizione locale : le trippe, la gallina lessa, i canederli , il salame cotto...
Il tutto 'bagnato' dalle ottime birre artigianali di Arte Birraia di Rasai e dal pane del panificio Andy che, come da tradizione, ha sostenuto l'iniziativa.
Così il tema de I Percorsi della Fede ha conosciuto il suo esordio nel viaggio del buo0n e bello vivere di Comunicare per esistere 2015.

sabato 28 marzo 2015

I vini di Daniele Bressan


L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di 'Comunicare per Esistere 2015', hanno inserito nei percorsi che portano a Milano ad Expo2015 la manifestazione 'Rive Vive' di Farra di Soligo.
'Rive Vive' è promossa da una associazione di giovani viticoltori, in una zona che la rivista Enotria
(storica testata creata nel 1927 da Arturo Marescalchi ), aveva definito la 'Costa d'Oro'.
L'Azienda è a completa conduzione famigliare; il titolare è Daniele Bressan , enologo diplomato all'università di Udine : contribuiscono inoltre allo svolgimento dei lavori in azienda: i genitori, il nonno e i due fratelli.
È attorno al 1920 che il bisnonno dei Bressan ha iniziato a produrre vino prosecco, che a quei tempi veniva per lo più venduto sfuso, poi col passare delle generazioni, e con l'evolversi della richiesta di mercato, si è puntato all'imbottigliamento della maggior parte del prodotto.

La sede aziendale è proprio nel cuore dell’area Valdobbiadene Docg, il paese è denominato "costa d'oro", visto il continuo susseguirsi di colline dai pendii dolci, alacremente lavorati, e ricoperti di filari che s'inerpicano anche nei punti più strani e impensabili dai quali esce il prodotto vinicolo più amato, il Valdobbiadene prosecco DOCG.
La cantina si trova proprio ai piedi delle rinomate colline ed è facilmente raggiungibile seguendo i cartelli d'indicazione.

La cantina è di recente costruzione ed è andata a sostituire il vecchio edificio che non era più sufficiente, per metà della sua superficie è interrata, in modo da avere una temperatura costante durante tutto l'anno, fattore molto importante per la conservazione del vino.
All'interno troviamo moderni macchinari enologici e serbatoi termocondizionati che permettono di controllare sempre la temperatura del prodotto.

Le uve vengono lavorate seguendo moderne tecniche di vinificazione, sempre però rispettando al massimo la qualità della materia prima; è infatti in vigneto che ha origine il prodotto che arriva in bottiglia, per cui le operazioni colturali quali la potatura verde o il diradamento dei grappoli devono essere eseguiti con minuziosità.


Az.: Via San Rocco, 18 - 31010 - Farra di Soligo (TV) ITALIA - cell: +39 3471104124 - Fax. +39 0438073118

sabato 21 febbraio 2015

IL PESCE DEI LAGHI E DEI FIUMI AUSTRIACI


L’Austria è ricca di fiumi e di laghi (ca. 100.000 km di acqua corrente e 9.000 km2 di acque ferme). Sono state censite 88 varietà di pesci. La consapevolezza di questo patrimonio fa sì che la popolazione sia attenta a salvaguardare questi preziosi ambienti, per questo alcuni tratti di fiume e di lago fanno parte del patrimonio culturale dell’UNESCO. L’alta qualità delle acque limpide, specialmente nelle zone alpine e prealpine, permette lo sviluppo di una ricca fauna e flora acquatica, incluse diverse specie di pesce. La parte alta della Drau (Drava) in Carinzia, per esempio, ha delle acque molto scorrevoli e degli affluenti con acque cristalline. In questo tratto non ci sono insediamenti industriali perciò la qualità delle acque della Drau è ottimale. A causa dell'alta saturazione di ossigeno delle acque si possono pescare pesci di grandi dimensioni (anche fino a 30 kg) sia nei fiumi che nei laghi artificiali (p.e. trota, lucioperca, coregone, salmerino, siluro, carpa, gardone, tinca, anguilla, granchi di fiume, carpe). Nei ristoranti si possono tra l’altro gustare: il “caviale di Carinzia” (uova di salmerino croccanti), i filetti di pesci d’acqua dolce, affumicati, marinati o cotti in padella con le erbe più diverse dell’orto, i granchi d’acqua dolce su ricotta avvolta nel lardo, le trote grigliate, impanate, alla mugnaia con patatine prezzemolate, gli gnocchi e polpette di pesce, etc. Il Salzkammergut (= zona di 76 laghi tra alta Austria, Salisburgo e Stiria) è un zona famosa a livello mondiale. La pesca nei laghi del Salzkammergut ha una lunga tradizione: è una fonte importante di reddito e dà vita ancora a qualche decina di pescatori commerciali. Oltre una decina di anni fa 26 ristoranti si sono costituiti in associazione con un loro statuto e offrono all’ospite pesce fresco di giornata. Una curiosità: uno dei ristoranti offre, dietro prenotazione, un pranzo a base di pesce gratis per chi viene il giorno del proprio compleanno dal 20.2 al 20.3 (con il segno zodiacale dei pesci).

Il Traunsee è uno dei migliori laghi da pesca nel Salzkammergut. Si trovano tra l’altro il coregone, la trota di lago e il luccio. Oltre a vari controlli di qualità delle acque, si analizza a tutela del consumatore la presenza di mercurio nei pescil. La prelibatezza più famosa del lago di Traun è tuttavia il Riedling. Il Riedling, un tipo di coregone piccolo proveniente esclusivamente dal Traunsee, è tradizionalmente consumato solo in forma di "spiedino di pesce". Questo è quindi inserito su uno spiedino, inciso al lato, cosparso di sale grosso e grigliato su carboni ardenti. Un altra specialità di pesce della regione è il salame al pesce delle Alpi, un’invenzione di uno chef a Gmunden.

Burgenland - Neusiedlersee (il Lago di Neusiedl è il secondo bacino endoreico dell’Europa, situato sul confine fra l’Austria e l’Ungheria). Già nel 1900 ebbe inizio l’allevamento del lucioperca. Fino al 1949 nel lago vivevano soltanto carpe naturali ed in seguito si allevarono altre varietà di carpe e i lucci (quest’ultimo raggiunge talvolta i 12 kg di peso) nonché le anguille. Queste ultime si mangiano grigliate, arroste, impanate oppure all’ungherese in salsa piccante. Famosa anche la zuppa con varie tipi di pesce. Sulle sponde austriache del lago, da aprile a dicembre, lavorano attualmente ancora 14 pescatori professionali che vendono il pesce direttamente oppure gestiscono trattorie o ristoranti.

Danubio: Già nel 5° secolo vi sono tracce dell’esistenza di una legge sulla pesca nel fiume. Nel 11° secolo i pescatori del Danubio si riunirono in una corporazione distinguendosi in maestri pescatori, apprendisti, aiutanti, venditori e tagliatori.
Fra tutti i fiumi del Europa settentrionale, il Danubio ospita la maggiore varietà di pesce. Nel Danubio si trovano pesci delicati come la carpa, lo storione, il siluro, il salmone del Danubio. Da quando furono costruite le centrali idroelettriche, la quantità di pesce diminuì.diminuì Pertanto grosse qualità di pesce si allevano nei letti morti collaterali del fiume. Nel paese di Sitzenberg-Reidling ci si riunisce annualmente per una grande festa dove si possono gustare specialità di carpa preparate in vari modi. Si può inoltre visitare il “giardino delle carpe” e passeggiare per itinerari educativi di biodiversità. Nel mese di dicembre si preparano carpe e tinche. Nei ristoranti lungo il Danubio si possono gustare inoltre i famosi vini della Wachau in abbinamento ai menù di pesce.


domenica 15 febbraio 2015

Al ristorante le Vie di Altino, i borghi di 'Abitare la Storia'

Al ristorante le Vie di Altino, i borghi di 'Abitare la Storia'


L'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto e l'Associazione l'Altratavola, nel quadro delle iniziative di informazione di 'Comunicare per Esistere 2015', hanno organizzato l'incontro del circuito Abitare La Storia presso il ristorante Le Vie ad Altino (Quarto d'Altino).
L'incontro è stato aperto dalla Sindaca di Quarto d'Altino, Silvia Conte.”Quarto d’Altino è un patrimonio archeologico, culturale e naturalistico,inserito nel SITO UNESCO “Venezia e la sua laguna” istituito nel 1987.Il paese, importante meta turistica da e per Venezia con migliaia di presenze annuali, e si trova in una posizione strategicamente importante per la sua vicinanza con Venezia, Treviso, San Donà di Piave e Jesolo, da ognuno dei quali dista circa 20 Km.Nella località di Altino si trova un’interessante area archeologica ove è possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale , che conserva resti della frequentazione del territorio in epoca preistorica, veneta e romana. La storia vuole che gli abitanti dall’antica Altinum trasferendosi sulle isole, tra cui Torcello, crearono i presupposti per la nascita di Venezia.
Tutti i turisti che soggiornano nel territorio possono usufruire dell’Altinum Welcome Card , una carta ricca di vantaggi e agevolazioni presso gli esercizi commerciali aderenti, acquistabile direttamente presso le strutture ricettive.
Quarto d’Altino è territorio del Fagiolo Verdon, cultura tipica della zona riscoperta recentemente e promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’associazione Slow Food Treviso e con l’assistenza di esperti tecnici agronomi.
E' immersa in un incantevole paesaggio naturale all’interno del Parco Naturale Regionale del fiume Sile ; degna di nota l’area della laguna a Portegrandi che conquistò con la sua bellezza anche lo scrittore Hemingway. Inoltre, il paese confina con la LAGUNA di VENEZIA nella località di Portegrandi, da cui è possibile dirigersi verso le isole Veneziane
Diversi itinerari dedicati al turismo, lungo le alzaie dei fiumi o nei suggestivi tracciati delle antiche vie romane offrono la possibilità di fare escursioni a piedi, in bicicletta, a cavallo o in barca.
Quarto d’Altino è uno dei Comuni più ciclabili d’Italia, insignita nel 2010 dal Ministero dell’Ambiente del Premio Nazionale “Bicity Tutto l’Anno”.
Le piste ciclabili sono collegate al percorso ciclonaturalistico Girasile Greenway che si snoda nel territorio attraversato dal fiume Sile. Sono inoltre presenti tracciati per la pratica del Nordic Walking con percorsi di differente lunghezza e difficoltà (20 km, 10 km e 5 km).
Durante tutto l’arco dell’anno il territorio offre attività di tempo libero, manifestazioni ed eventi tradizionali di forte richiamo.”

Nel corso dello stage di informazione sono intervenuti Brigitta Reichel (Vice Presidente dell'Associazione Italia Austria sez.Veneto), che ha presentato alcuni siti archeologici austriaci
( Aguntum nel Tirolo Orientale e Carnutum in Bassa Austria ), Massimo Metilli (delegato per l'Isola di Creta – Grecia), Gianluigi Pagano per San Marino, Renzo Lupatin (per le terre del Graticolato Romano fra Padova e Venezia), Giuseppe Gaspari (Le terre di Sibari,Calabria ), Bruno Sganga (per Minturno e Scauri, Lazio), il Sindaco e il Presidente della Pro Loco di Revere (Mn), il Presidente della Associazione Amici dei Mulini Storici (Revere, Mn).
Dopo una presentazione del ristorante Le Vie e delle attività della Cooperativa, la cucina del ristorante ha offerto ai delegati un esempio di menù interpretato con prodotti squisitamente locali.
Dal musetto con il cren, con sottoli e sottaceti artigianali, alla zuppa di fagiolo verdon, al risotto con il radicchio trevisano, ai formaggi del Caseificio artigianale Zanchetta : è stato un fiorire di proposte
stuzzicanti e indovinate. Il pane del panificio artigianale La Spiga d'oro di Quarto d'Altino e i vini dell'Enoteca Marco Polo di Tessera hanno accompagnato il desinare.
L'appuntamento del circuito Abitare la Storia è ora a Milano, nel periodo di Expo 2015.


sabato 17 gennaio 2015

La cucina tipica del Tirolo orientale


Schlipfkrapfen – sono delle mezzelune di pasta ripiene di patate o
spinaci e ricotta servite con burro sfuso e formaggio.
Knödel – canederli, o Knödel detto alla Tirolese, sono un piatto
tipico della gastronomia Tirolese
Questo gustoso piatto è sicuramente uno dei più conosciuti ed
apprezzati della cucina Tirolese ma accanto a tanta bontà, c'è
sicuramente da dire che i canederli sono un piatto molto calorico e
nutriente adatto soprattutto al periodo autunnale ed invernale.
Infatti, i canederli, non sono altro che palline di pane farcite con
speck o formaggio cotte nel brodo di carne, che spesso vengono paragonati a degli gnocchi.Al giorno
d'oggi, i canederli si sono evoluti ed infatti ne possiamo trovare di tutti i tipi con farciture sempre
diverse: i classici allo speck o formaggio, con gli spinaci, con le erbette, e chi più ne ha più ne metta.
Lamm – agnello della regione – preparato in vari modi
Strauben – Le strauben sono frittelle dolci tipiche tirolesi ; hanno
forma di chiocciola e sono composte da un impasto di farina,
uova, latte, zucchero, burro e un aromatico bicchierino di grappa.
Le strauben (il termine tedesco straub significa tortuoso come la
forma che il dolce assume durante la frittura) vengono di solito
preparate nelle feste di piazza durante le sagre di paese.
Niggilan – dolce di pasta lievitata fritto
Gerstensuppe – zuppa d’orzo, servita spesso con i tirtlanGröstl Triolese- Piatto ipercalorico della tradizione tirolese
consigliato per i mesi più freddi. Il Tiroler Gröstl è un modo
tradizionale di mangiare gli avanzi nel Tirolo. Un piatto a base di
patate e carne di maiale, che viene tagliata a pezzetti. La carne viene
soffritta con patate e cipolle nel burro fuso, condito il tutto con sale,
pepe, maggiorana, cumino e prezemolo.

Ristoranti, Hotel, macellerie, pasticcerie….

Hotel con ristorante:
Sillian - Dolomitenresidez Sporthotel Sillian**** www.sporthotel-sillian.at
Strassen - Strasserwirt **** Herrenansitz zu Tirol www.strasserwirt.com
Anras - Hotel Pfleger**** www.hotel-pfleger.at
Innervillgraten - Gasthof Gannerhof*** www.gannerhof.at conosciuto per la cucina regionale
soprattutto per la carne di agnello della regione
Kartitsch - Hotel Schöne Aussicht www.hotelbellavista.at
Obertilliach - Hotel Gasthof Unterwöger www.hotel-unterwoeger.at

Ristoranti:
Sillian - Gasthof Sillianer Wirt www.sillianerwirt.at
Heinfels - Gasthaus Burg Heimfels www.burgheimfels.com
Heinfels – Bistro Heimspiel www.heim-spiel.at
Innervillgraten – Bad’l Alm www.badl-alm.at

Macelleria:
Metzgerei Ortner
Sillian 88
9920 Sillian
Tel. 0043 4842 6250
metzgerei.ortner@tirol.com

Pasticceria e panificio:
Konditorei Pichler – famoso per la cioccoloata fatta a mano
www.pichler-sillian.at
Panificio Rainer www.baeckerei-rainer-peter.at

Le Vigne di San Giacomo a Comunicare per esistere 2015

Se Stefano, patron del ristorante San Nicolò di Casale sul Sile (autentica gemma della ristorazione
trevigiana), ci ha ricordato il muller thurgau de 'Le Vigne di San Giacomo', qualche buona ragione ci deve pur essere.
Così, armati di curiosità , siamo andati a Roncade, abbiamo girato per via Pantiera e siamo giunti
nella sede dell'azienda, senza preavviso, per incontrare Gianluca Giacomin.
Sorpreso dalla visita, Gianluca si tranquillizza e si compiace quando apprende il nome del nostro suggeritore.
“ Il Muller Thurgau di ns. produzione è un Vino Spumante Aromatico di Qualità Extra dry, ideale
con piatti di pesce crudo, per il suo gusto morbido e dal sapore vellutato.”.
Ma facciamo un passo indietro.
L’ azienda, a conduzione famigliare, si trova a San Giacomo, piccola frazione del comune di Roncade in provincia di Treviso. La chiesetta medievale, eretta in nome di San Giacomo Ap. Il Maggiore, è il simbolo della cittadina ed è stata inserita nel progetto 'Comunicare per Esistere 2015, I Percorsi della Fede'.
Ai piedi sorge l’azienda agricola “Le Vigne di San Giacomo” che nel rispetto delle tradizioni ha voluto mantenere la vocazione del territorio impegnandosi nella coltivazione della vite.
La famiglia Giacomin, con la sua esperienza e notevole entusiasmo controlla tutte le fasi produttive. I vigneti sono coltivati con il sistema Guyot ad alta densità d’impianto e basse rese per ettaro; questa scelta concede al vino grazia ed eleganza in equilibrio con struttura e complessità aromatica. La cantina è una struttura completamente nuova e attrezzata per accogliere le più moderne tecniche di vinificazione che convivono con le antiche tradizioni. Tutto ciò permette la produzione di vini prettamente tipici di alta qualità.

Tra i vini bianche vogliamo ricordare oltre al muller thurgau, il prosecco frizzante, il prosecco extra dry e il manzoni bianco ; tra i rossi il merlot, il cabernet franc e il raboso.
Accenniamo, nella nostra immensa impertinenza, a Gianluca che 'questa zona', per noi vagabondi e 'veronelliani' incalliti, non gode di una particolare attenzione, per via di performances qualitative per lo meno dubbie.
La scoperta de ' Le Vigne di San Giacomo', ci ripaga di tante torture degustative !
Nella primavera 2015 saranno pronti anche i i vini di due varietà autoctone, che Gianluca ha preparato in collaborazione con l'Istituto Sperimentale di Viticoltura di Conegliano.



L'azienda verrà inserita, di buon diritto enoico, nei percorsi del progetto Comunicare per Esistere 2015, che verrà sviluppato a Milano nel periodo dell'Expo.
Ma Gianluca ci vuole ricordare un altro aspetto della sua azienda :
  1. L'impegno per la didattica in fattoria, dedicata ai bambini. Il profumo della terra, dei fiori selvatici, dei fiori dell'uva per finire alla fragranza della rugiada che baciata dal sole mattiniero ti lascia quel tepore nel corpo e nell'anima che immediatamente ti connette con la semplicità del vivere, legata al ritmo dell'agricoltura.......Fondamenti di quanto vogliamo trasmettere ed insegnare ai nostri figli, educare alla natura. Un'esperienza che rimane indelebile nell'animo di ogni bimbo che vive una giornata in simbiosi con la Vigna. “


Così sia !