domenica 28 luglio 2019

Con Sluurpy alla ricerca delle “tradizioni vive”




La nostra bella Italia pullula di città, borghi e territori in cui si conserva il ricordo della tradizione, nel campo artistico ed artigianale, ma soprattutto in quello più squisitamente enogastronomico.
Chef o semplici osti offrono manicaretti che sono la migliore espressione del territorio e della sua storia. La tradizione però non deve essere un semplice ricordo archeologico, ma un riproporre vini e cibi con una fedeltà sostanziale, che non esclude però un adeguamento nel tempo, secondo il mutare delle esigenze di vita e dei gusti. Questo equilibrio fra fedeltà al passato e sensibilità ai mutamenti nelle esigenze e nei gusti è ciò che fa di un semplice cuoco un artista.
Per esemplificare questo mutamento irreversibile nei gusti, basti pensare alla ricetta dei Tortellini data dall’Artusi, il creatore della cultura gastronomica italiana, che prevede per il ripieno ben 60 gr. di midollo di bue, contro i 20 di Mortadella e i 30 di prosciutto, mentre nessun Bolognese oggi penserebbe di usare neppure un grammo di midollo!
Dunque non è semplice distinguere le modifiche alla tradizione lecite ed anzi augurabili, da quelle che imbastardiscono la nostra cultura gastronomica.
Sluurpy, il portale che non si limita ad una semplice segnalazione dei Ristoranti, ma pubblica i loro menù digitalizzati, ricevendo più di 2 milioni di visite mensili, ha pensato di segnalare i sapienti custodi di queste tradizioni vive.

Per individuarli ha pensato di rivolgersi innanzi tutto ai valorosi giornalisti di ”Borghi Europei del Gusto”, un’Associazione di esperti gastronomi che opera con il patrocinio del Consiglio d’Europa, i quali hanno accettato la sfida e si impegneranno a girare per borghi e paesi alla ricerca di ristoranti, stellati o semplici locande o anche agriturismi che si impegnano a proporre l’autentica tradizione viva della nostra cultura gastronomica.
Ma anche il pubblico, ogni volta che trova un Ristorante che gli sembra meritevole della segnalazione, potrà segnalarlo tramite il portale Sluurpy. Questi ristoranti riceveranno quindi la visita ispettiva dei giornalisti di Borghi Europei del Gusto, che valuteranno se sono meritevoli del riconoscimento.
Slurpy quindi, accanto al nome dell’esercizio così prescelto pubblicherà questo simbolo
per individuare questi esercenti che si impegnano nella meritoria difesa delle tradizioni vive della nostra cultura enogastronomica.
L’iniziativa è stata presentata ufficialmente nello splendido Agriturismo CAB Massari di Conselice, un luogo un tempo paludoso, che la laboriosità e la fatica degli abitanti, riuniti in Cooperativa fin dal 1890, ha saputo rendere uno splendido giardino i cui i frutti hanno costituito gli
ingredienti della splendida cena, perfettamente in consonanza con lo spirito dell’iniziativa “Tradizioni Vive”, a cui ha partecipato anche la Sindaca di Conselice Paola Pula.
Da ora in poi quindi, grazie a Sluurpy, potremo conoscere e degustare i migliori prodotti della nostra gustosa e sana cucina.
GianluigiPagano

martedì 9 luglio 2019

Il Caseificio Boschetto Vecchio di Conselice in Borghi d’Europa





Il Caseificio Boschetto Vecchio inizia la sua storia nel 1998.
Siamo a Conselice e il paesaggio che circonda il Caseificio di Giacomo Fucci non è solo incantevole, con la sua ordinata distesa di campi a foraggere e mais,ma è ciò che fornisce
all’azienda la materia prima che è alla base della produzione di formaggi: il latte.
“Il caseificio trasforma infatti solo il latte donato dalle nostre vacche, che si nutrono dei ricchi foraggi circostanti ed insilati che produciamo personalmente tramite l’uso di tecnologie di lotta integrata e biologica. Siamo una piccola azienda a ciclo chiuso, ed è per questo che i nostri formaggi sono inimitabili nelle loro infinite e genuine varietà di gusto.Le 140 vacche di razza frisona e jersey che vivono nella nostra tenuta sono allevate con amore e nutrite esclusivamente con foraggi coltivati nei nostri campi come fieno, erba medica, mais insilato e cereali, evitando il più possibile l’uso di sostanze chimiche. Esse producono così latte del circuito “alta qualità” di cui possiamo vantare la prima certificazione italiana, nel lontano 1991.”

Al risultato finale si giunge dopo un attento ed accurato processo di lavorazione del latte intero senza l’utilizzo di tecnologie di automatizzazione e prediligendo la lavorazione manuale, essenza profonda del laboratorio. Le uniche automatizzazioni introdotte sono limitate alla produzione di alcune tipologie di mozzarella, come il fiordilatte, e agli yogurt.

Il Caseificio produce quotidianamente formaggi freschi: squacquerone; ricotta; raviggiolo;
tomini e boscatelli (primo sale).Prodotti più o meno stagionati: caciotta cremosa; fuciotta;
tomino stagionato; saporito; quattro stagioni (3, 6 o 12 mesi di stagionatura; disponibile arricchito con peperoncino, noci, pinoli, rosmarino, pistacchi, pepe rosa e pepe verde; disponibile stagionato sotto le foglie di noce che gli conferisce un sapore ricco che ricorda la campagna). Paste filate:
fior di latte; ciliegine; formati fatti a mano (trecce e nodini); burrate; paste filate cotte (scamorze, caciocavalli).
“Per i clienti più golosi, che non si vogliono fermare a formaggi freschi e caciotte, produciamo una vasta gamma di yogurt: dal bianco o naturale, fino a 17 gusti differenti per allietare tutti i palati. Il nostro yogurt vanta il premio YOGURT con la qualifica di OTTIMO ottenuto nel 2015, 2016 e 2017 al Concorso Nazionale Agriyogurt, svoltosi alla Fiera Zootecnica Internazionale di Cremona.
In più, siamo orgogliosi di presentarvi il cremoso budino di latte, ribattezzato anche “il dolcetto del boschetto”.

La rete internazionale Borghi d’Europa ha invitato il Caseificio Boschetto Vecchio agli incontri
di informazione che si sono svolti presso l’Agriturismo CAB Massari di Conselice e presso la
Tenuta Uccellina di Russi. L’azienda è stata inserita nel ‘paniere’ che racconta i borghi della Romagna in occasione dell’Anno del Turismo Lento.
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