venerdì 10 ottobre 2014

Le Terre d'Acqua s'incontrano a Lanzago di Silea, alla Nuova Parigi

La seconda settimana di 'Comunicare verso Expo 2015' è dedicata alle Terre d'Acqua. L'Azione Aquositas comprende infatti un gruppo di borghi profondamente segnato dalla presenza di mari fiumi o laghi : si è costruito così un circuito capace di favorire gli scambi culturali ed il confronto sulle politiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale storico ed artistico delle località coinvolte.
Lo stage si è tenuto in occasione dell'Antico Festival della Cucina Trevigiana a Lanzago di Silea. L’intera zona del Sile è un luogo veramente magico. Il fiume si estende per circa 95 km, attraversando il Veneto da ovest a est. La sua foce si trova in prossimità di Venezia, e per tutto il suo percorso il fiume è navigabile. Proprio la navigabilità delle sue acque ha reso questo fiume di importanza vitale per l’intera zona fin dalle epoche più remote. Già ai tempi della Serenissima, infatti, il fiume Sile era una fondamentale via commerciale per i mercanti, e nel corso dei secoli, anche grazie alla ricchezza boschiva del territorio circostante, è sempre stato in grado di garantire un elevato livello di benessere a tutti gli abitanti della zona. Ancora oggi, la qualità della vita qui è davvero alta, favorita com’è dalla geologia della zona, dal clima mite e dalla dimensione umana delle relazioni sociali.Gli scenari naturali offerti da quest’area inoltre, sono davvero unici, tanto che l’intero Parco Regionale rappresenta una delle zone turistiche di maggior richiamo dell’Italia Nord-orientale.Qui è possibile praticare qualsiasi tipo di turismo: enogastronomico, naturalistico, artistico. Sono tanti i modi di vivere il Sile…
L'incontro si è tenuto alla pizzeria ristorante Nuova Parigi : a convivio con le pizze di Carlo e famigliae le loro ricette accompagnate, nell'occasione, dai prodotti della Valtellina ; dalle eccellenze del Friuli Venezia Giulia ( la Pasta del Fogolar e i vini dell'azienda agricola Pecorari ), segnalate e selezionate da L'Acquolina, di Lanzago di Silea.
La Pasta del Fogolar nasce nel 1997 dalla passione che due coniugi condividono per la pasta fatta in casa, e dal desiderio di fondere le tradizioni di Marche e Friuli, rispettive terre natali. L' azienda ha saputo mantenere nel tempo una forte connotazione artigianale, che consente di riprodurre la migliore pasta all'uovo fatta in casa. La messa a punto di particolari macchinari e lavorazioni, la scelta accurata di materie prime di primissima scelta, la flessibilità della dimensione artigiana e l'attenzione di una produzione in buona parte manuale distinguono la Pasta del Fogolar nel panorama delle aziende pastaie di nicchia e di eccellenza garantendo la qualità del prodotto finale.
Il legame della famiglia Pecorari alla terra ed al vino si perde nel tempo; oggi Pierpaolo continua a seguire i vigneti con tradizione e cura per ottenere la massima qualità.
“ La pratica di produzione di vini si perde nella memoria dei nostri avi. Non è certo possibile stabilire un anno d’inizio preciso, perché l’attività agricola ha fatto sempre parte della nostra famiglia e degli abitanti di questa terra. Sicuramente il vino non costituiva l’attività principale, ma nel contesto della famiglia contadina del Sette - Ottocento, la pratica della coltivazione della vite era diffusamente praticata nel nostro territorio. Inizialmente le viti ed i filari erano collocati ai margini dei campi, quasi come cippi confinari delle terre coltivate ad orzo e frumento. Quando a fine Ottocento la coltura viticola poté finalmente svilupparsi si aggiunsero piccoli appezzamenti interamente vitati, molto simili ai vigneti costruiti negli ultimi trent'anni. All’epoca si coltivava tutto il terreno disponibile, lasciando un piccolo spazio solo per il passaggio dei cavalli e del carro. Di certo la viticoltura era tutta un’altra cosa, prima e dopo il terribile flagello della fillossera, prima e dopo la prima guerra mondiale. Il sistema contadino rimase sempre promiscuo. Ogni famiglia produceva tutto quello che la terra poteva dare per il tradizionale autoconsumo, l'eccesso veniva venduto. Trascorsi i decenni, la viticoltura cambiò molto, dopo gli anni Settanta del 900, e recuperò lo spirito originale. Volendo dedicare attenzioni sempre maggiori ai particolari, ponendosi l’obiettivo di ritornare al naturale, non si poteva che partire dall’impostazione del vigneto. Dagli anni settanta l'attività agricola si è rinnovata ed è diventata una coltura praticata seguendo criteri quasi “filosofici” intraprendendo un pionieristico percorso qualitativo. In quegli anni rinnovammo i primi vigneti nelle zone Olivers, Soris e Kolaus. Questo è stato il nostro punto di partenza.”
Ma non poteva toccare il 'tocco' dei vini del territorio : i vini dell'azienda agricola La Cicogna di Monastier.
Immersa nelle generose e feconde terre dell'Abbazia Benedettina, un tempo dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, sorge l'Azienda Agricola la Cicogna che, da oltre 30 anni, produce e vende pregiati vini ottenuti da uve e vitigni autoctoni. La filosofia produttiva porta a selezionare esclusivamente le uve migliori, accudite da sapienti mani, al fine di far giungere alla clientela solo vini di eccellente qualità.
Partner d'informazione del Festival è l'azienda Gigi Trevisin srl, Onoranze Funebri di Treviso. Guidata da una forte etica professionale, l'azienda riesce a fornire servizi ineguagliabili, proponendo soluzioni innovative a Treviso e in tutto il territorio nazionale.







lunedì 6 ottobre 2014

ANTICO FESTIVAL DELLA CUCINA TREVIGIANA Il terzo appuntamento all'Osteria Fiera




Giovedì 2 ottobre si è tenuto il terzo appuntamento dell'Antico Festival della Cucina Trevigiana, all'Osteria Fiera di Treviso .
Ogni tappa corrisponde ad un 'filò', al quale intervengono giornalisti, comunicatori, uomini di cultura,rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni locali, per raccontare le proprie storie e far emergere le culture del territorio.
Il Festival era nato in occasione delle storiche Fiere di San Luca e si svolgeva in località Sant'Ambrogio di Fiera. Ecco il perché dell' incontro a convivio con la cucina casereccia di Laura.
La serata ha avuto come tema l'oca arrosta , innaffiata dai buoni vini di Adriana Zambon (Monastier e Refrontolo) e commentata dal pane e dai dolci di Dolce Pane di Aldo Mazzer (con laboratorio e negozio in via Paolo Veronese a Treviso).
Alla serata hanno partecipato, fra gli altri, Corrado Carpentieri, presidente della neonata associazione «Luna park fiere di San Luca», costituita da tutti i proprietari di giostre e anche delle bancarelle di dolciumi e cibarie ; Ivo Colomberotto, titolare di Carnisssima ( con negozio-emporio a Fiera), che aprirà sabato 18 ottobre le iniziative di degustazione de 'La Cucina di Carnisssima' ;
Brigitta Reichel (vice presidente dell'Associazione Italia-Austria, che patrocina le iniziative di Carnisssima, per la proposta di carni austriache)

Giuseppe Maffioli - già autore di commedie e di testi per la Rai, nonché attore, regista, giornalista e gastronomo molto ascoltato -su una brillante idea del giovane Dino De Poli -allora amministratore comunale di Treviso, pure lui molto attento alla civiltà della sua terra, anche a quella della tavola - diede vita al primo festival della cucina trevigiana. Era, come ripeteva in ogni pubblico incontro un altro grande innamorato di Treviso, Giuseppe Mazzotti, un’occasione preziosa per scoprire le profonde e sane radici d’una cucina che si nutriva nella fertilità del proprio territorio, attingendo a piene mani ai doni del Sile e del Cagnan e ancora a quelli delle aie e degli orti presenti dentro e fuori le mura, ma soprattutto ricca d’una eredità di saperi culinari cui avevano contribuito soprattutto Venezia, ma anche la Mitteleuropa e quanti d’ogni parte del mondo sono arrivati a Treviso nel corso del tempo. “ (Le Tre Venezie)

Partendo dal centro storico di Treviso è possibile infatti percorrere, in diverse direzioni, delle 'rotte' che portano a toccare i centri della Marca, ricchi di storia arte e cultura.
'Comunicare verso Expo 2015' (l'iniziativa- progetto di informazione promossa dalla rete dei Borghi Europei del Gusto e dall'Associazione l'Altratavola ), ha voluto ricostruire le 'rotte', proponendo dei percorsi del buon e bello vivere inediti. Il Cenacolo 'Quelli del Cagnan' organizza la riscoperta di borghi e contrade, iniziando il suo terzo viaggio-rotta a Treviso.

Partner d'informazione del Festival è l'azienda Gigi Trevisin srl, Onoranze Funebri di Treviso. Guidata da una forte etica professionale, l'azienda riesce a fornire servizi ineguagliabili, proponendo soluzioni innovative a Treviso e in tutto il territorio nazionale.