Ilenia e Salvatore, numi tutelari della Osteria Pizzeria Fuori Orario di
via Lourdes a Conegliano,hanno ospitato nel loro locale gli incontri a
convivio dei comunicatori e giornalisti
de Il Cenacolo del Gusto, in occasione delle giornate di informazione di Comunicare per Esistere.
Dalle pizze (ottime, come sempre), agli sfiziosi primi, è stato un
viaggio del gusto davvero stuzzicante, anche perchè la presenza del
napoletano verace Bruno Sganga (giornalista ed e enogastronomo), ha ben
incrociato le origini amalfitane di Salvatore.
Bruno ama definirsi 'borbonico', per quella sua scoppiettante vivacità che deborda nel corso degli incontri a convivio.
Fuori Orario ha anche ospitato, per L'Informazione che ascolta, l'intervista televisiva a
Tenri Judo Conegliano. club affezionatissimo al locale .
martedì 27 ottobre 2015
lunedì 26 ottobre 2015
Il piatto Forte la tradizione della pasta
Galline
felici? Pasta buona
Questo
è ciò che è stato evidenziato al “Giovedì di del Gusto”
organizzato da Regione Marche per la pasta marchigiana. I
maccheroncini di Campofilone (tipici marchigiani) e molta altra pasta
all’uovo vengono prodotti nelle Marche, regione che vanta una
consolidata tradizione proprio in questa produzione.
Ma
Enzo Rossi va molto oltre, spiega infatti che per produrre un
prodotto dotato della stessa genuinità e delle stesse
caratteristiche della tradizione originale: una pasta unica al
mondo, la realizza con uova di galline allevate a terra, galline
che vivono bene, non vengono sfruttate al massimo e quindi producono
le migliori uova possibili per produrre la l’originario
maccheroncino di Campofilone, finissimo spaghetto all’uovo in grado
di cuocersi nel condimento, con una resa assolutamente elevata e una
grande capacità di assorbimento. Questa pasta conserva e
consegna ai giorni nostri la complessa preparazione custodita nei
secoli dalle signore di Campofilone.
lunedì 19 ottobre 2015
Frutta a merenda o a colazione : quando mangiarla per avere il massimo dei benefici
La
frutta ci consente di variare la nostra alimentazione, di fare un
pieno di colori e anche di vitamine. Oggi, la nostra vita frenetica e
i ritmi complessi divisi fra lavoro, scuola, impegni e attività
sportive, possono erroneamente farci pensare che la frutta sia troppo
impegnativa da consumare, magari fuori casa o a scuola.
E
invece non è così, perché, come è stato ben spiegato
nell’appuntamento dei “Giovedì del Gusto“ della Regione
Marche, oggi anche la frutta viene confezionata pronta al consumo,
fresca, senza conservanti e soprattutto certificata perché coltivata
senza uso di sostanze chimiche.
Uno
spuntino buono, sano, garantito e rintracciabile, che può essere
consumato a fine pasto o a metà giornata. La frutta ricca di
vitamina C, come gli agrumi e i kiwi, per esempio, consente di
assimilare meglio il ferro contenuto nella carne. Se si consuma la
frutta almeno tre ore dopo il pasto o un'ora e mezza prima viene
digerita velocemente, senza problemi di “gonfiore”, per chi ne
soffre.
Per
questo, secondo i nutrizionisti l'ideale sarebbe mangiare la frutta
sia a merenda per evitare di consumare altri alimenti meno salutari,
come i dolci, sia a colazione perché aiuta l'organismo a idratarsi
dopo il digiuno notturno.
sabato 10 ottobre 2015
OLIO, ENERGIA PER LA VITA. Gli oliomonovarietali marchigiani e…. non solo
Nel contesto dei “Giovedì del Gusto”, organizzati da Regione Marche in
occasione di Expo 2015, un appuntamento è stato totalmente dedicato
all’olio, in particolare all’olio monovarietale, protagonista della
Rassegna Nazionale Olii Monovarietali, giunta quest’anno alla 12°
edizione.
L’olivo è radicato da secoli nel territorio marchigiano. Si parla dell’olio di oliva delle Marche e della sua qualità già nel periodo medievale, più precisamente nel periodo delle Signorie, quando “l’olio de Marchia” doveva essere separato dalle altre produzioni similari per essere rivenduto a un prezzo superiore in virtù del suo colore e sapore.
La ricchezza dell’olivicoltura marchigiana è oggi legata a un patrimonio genetico estremamente variegato; le numerose varietà autoctone caratterizzano fortemente il prodotto marchigiano e lo arricchiscono di storia, cultura, tradizione e paesaggio. Tali varietà sono diffuse da secoli in areali circoscritti e si sono adattate nel tempo alle caratteristiche climatiche e pedologiche locali.
Oggi il settore si distingue per una forte vitalità, un sempre maggiore numero di imprese che producono e confezionano ed un’attenzione crescente alla qualità.
Nel 2004 è stata riconosciuta dall’Unione europea la DOP Cartoceto, prima Denominazione di Origine Protetta per l’olio extravergine di oliva nelle Marche, nel 2006 è stata riconosciuta, a cavallo tra le province di Ascoli Piceno e di Teramo, la DOP per l’oliva da mensa Oliva Ascolana del Piceno.
Infine grazie al QM-Qualità Marche, il marchio regionale di qualità, molti oli possono fregiarsi della certificazione di olio monovarietale autoctono marchigiano. Anche l’IGP Marche è un progetto in dirittura d’arrivo.
L’olivo è radicato da secoli nel territorio marchigiano. Si parla dell’olio di oliva delle Marche e della sua qualità già nel periodo medievale, più precisamente nel periodo delle Signorie, quando “l’olio de Marchia” doveva essere separato dalle altre produzioni similari per essere rivenduto a un prezzo superiore in virtù del suo colore e sapore.
La ricchezza dell’olivicoltura marchigiana è oggi legata a un patrimonio genetico estremamente variegato; le numerose varietà autoctone caratterizzano fortemente il prodotto marchigiano e lo arricchiscono di storia, cultura, tradizione e paesaggio. Tali varietà sono diffuse da secoli in areali circoscritti e si sono adattate nel tempo alle caratteristiche climatiche e pedologiche locali.
Oggi il settore si distingue per una forte vitalità, un sempre maggiore numero di imprese che producono e confezionano ed un’attenzione crescente alla qualità.
Nel 2004 è stata riconosciuta dall’Unione europea la DOP Cartoceto, prima Denominazione di Origine Protetta per l’olio extravergine di oliva nelle Marche, nel 2006 è stata riconosciuta, a cavallo tra le province di Ascoli Piceno e di Teramo, la DOP per l’oliva da mensa Oliva Ascolana del Piceno.
Infine grazie al QM-Qualità Marche, il marchio regionale di qualità, molti oli possono fregiarsi della certificazione di olio monovarietale autoctono marchigiano. Anche l’IGP Marche è un progetto in dirittura d’arrivo.
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