lunedì 19 ottobre 2015

Frutta a merenda o a colazione : quando mangiarla per avere il massimo dei benefici

La frutta ci consente di variare la nostra alimentazione, di fare un pieno di colori e anche di vitamine. Oggi, la nostra vita frenetica e i ritmi complessi divisi fra lavoro, scuola, impegni e attività sportive, possono erroneamente farci pensare che la frutta sia troppo impegnativa da consumare, magari fuori casa o a scuola.
E invece non è così, perché, come è stato ben spiegato nell’appuntamento dei “Giovedì del Gusto“ della Regione Marche, oggi anche la frutta viene confezionata pronta al consumo, fresca, senza conservanti e soprattutto certificata perché coltivata senza uso di sostanze chimiche.
Uno spuntino buono, sano, garantito e rintracciabile, che può essere consumato a fine pasto o a metà giornata. La frutta ricca di vitamina C, come gli agrumi e i kiwi, per esempio, consente di assimilare meglio il ferro contenuto nella carne. Se si consuma la frutta almeno tre ore dopo il pasto o un'ora e mezza prima viene digerita velocemente, senza problemi di “gonfiore”, per chi ne soffre.
Per questo, secondo i nutrizionisti l'ideale sarebbe mangiare la frutta sia a merenda per evitare di consumare altri alimenti meno salutari, come i dolci, sia a colazione perché aiuta l'organismo a idratarsi dopo il digiuno notturno.

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